La serie comprende tre sottoserie: Corrispondenza personale, Corrispondenza di argomento politico, Biglietti d’auguri e cartoline. Se per la prima e per la terza sottoserie non è il caso di spendere molte parole per descriverle, giova invece soffermarsi di più sulla seconda sottoserie. Francesco Scotti, come molti dirigenti del Partito comunista di allora, aveva un forte radicamento sul territorio e ciò emerge in modo lampante leggendo le lettere che gli pervenivano. Oltre alla corrispondenza con altri dirigenti del Partito, la gran parte delle lettere che riceveva erano di semplici militanti (magari ex compagni di lotta nella Guerra di Spagna o durante la Resistenza) o loro familiari che si rivolgevano a lui sia per rivolgergli delle petizioni di carattere strettamente politico che per motivi personali legati in particolare, nell’immediato dopoguerra, al riconoscimento di pensioni di guerra e qualifiche di partigiano combattente. Molte anche le lettere di compagni che volevano interloquire col dirigente del loro partito in merito a determinate tematiche politiche che stavano loro a cuore e/o in relazione al concreto agire del dirigente politico in ambito parlamentare.